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venerdì 7 settembre 2012

Settimo giorno sulla strada



A furia di parlare, però, a Justine era venuto un gran sonno. Aveva tutto quel viaggio sulla testa e in fondo era pur sempre una bambina. Appena a casa, senza arrivare al letto, la piccola fece un grande sbadiglio e si addormentò in salotto. Attorno a lei, papà, mamma e Bertilla si guardavano e la guardavano. Due occhi su, due giù, di qui, di là, finché il pappagallo sbottò: "Ma insomma, mi volete spiegare?!"
"Shhh.... sveglierai la bambina!" riposero in coro le due, nuovamente complici.

L'indomani Justine si alzò per prima e preparò la colazione per tutti, Bertilla compresa. A fare da centrotavola il barattolo del suo viaggio, aperto e con un gambo di broccoletto al posto della strada. La strada se n'era ormai andata e, anche se non sapeva perché, Justine non aveva più voglia di spiegare a papà che dalla fabbrica era uscito un barattolo difettoso e che forse ce n'erano altri e che avrebbe dovuto ripararli.

Era stato bello così, con un po' di pepe in più.
Arrivederci al prossimo errore!     

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