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lunedì 16 luglio 2012

Quinto giorno sotto la pioggia



Ma lei sì, lei sapeva dove andare: a casa, fra le sue stoviglie e tovaglie, a regolare tutto e niente. Avrebbe ripreso la sua vita e le avrebbe annodato un bel fiocco sotto al mento, per non lasciarsela sfuggire mai più. 
Si sentiva già meglio, la notte era luminosa, la guidava e non c'era altro che le servisse, felicemente sola.  Eppure si guardò dentro, forse per sbaglio, e la vide: era lì, in mezzo alla sua acqua, nuotava beffarda e innamorata. Non era affatto sparita e calzava la sua scarpa sinistra!
Annabelle sapeva bene che finché Annabelle, l'altra, avesse indossato la metà del suo cammino, non sarebbe stata libera di scegliere e allora lottò, la inseguì con le mani, cercò di agguantarla e annegarla ma lei era sempre lì, con la sua scarpetta e il suo sorriso che galleggiava come una gondola. 
"Ridammela! Ridammela e sparisci!" - urlò. 
"E dimmi, di che colore lo vorresti questa volta il fiocco?" - ribatté l'altra calma.
Annabelle non rispose, spaventata e adirata, ma ai suoi piedi comparve un pacco. Un pacco sigillato e ornato da un fiocco blu.




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