"Ehi,
tu! Fantasma, non credi di esserti inventata abbastanza storie?"
- disse Muriella in forma di bestiola.
"Cosa
vuoi dire?"
"Voglio
dire che mi sono stufata di fare il teatrino nella tua testa vuota!"
"Brutto
esserucolo che non sei altro, te la faccio vedere io la storia!"
Lucetta
Lucina Lucilla si mise la sua faccia da fantasma cattivo, quella che
avrebbe spaventato persino la mummia più vetusta del mondo, e si
scagliò contro Muriella. La bestiola impertinente, però, svanì in
un nonnulla e Lucetta Lucina Lucilla andò a sbattere contro un
tronco. E ci sbatté proprio forte da fare rumore, perchè quando un
fantasma è arrabbiato o triste, perde la sua natura impalpabile e
diventa duro come un ciocco di quercia. Lucetta frastornata si guardò
attorno: non c'era più nessuno, i suoi amici erano spariti... Del
resto, questo è ciò che può accadere a dei personaggi di fantasia,
sparire così, senza neppure un "ciao".
"Però
che tristezza" – pensò il fantasma – "ci dovrebbe
essere un galateo anche per l'immaginazione, non sta mica bene che un
uomo piangente e nudo si faccia aiutare a ritrovare la memoria e poi
sul più bello ti abbandoni così, senza nemmeno raccontarti cosa si
è ricordato..."
Lucetta
Lucina Lucilla borbottava nelle sue peregrinazioni solitarie,
svolazzava sola ormai da troppo tempo e un castello nuovo che le
andasse a genio non lo aveva ancora trovato. Le era sembrato, sì, di
vedere una luce alla finestra, ma in realtà dentro non c'era nessuno
e adesso anche la sua fantasia la stava abbandonando.
"Morirò
sola in questo bosco..." ululava.
"No
che non morirai: sei un fantasma!"
"Chi
ha parlato? Ugolino, sei tu?"
"E
questo Ugolino chi sarebbe? Mi hai già sostituito con un altro?"
"Dove
sei? Non ti vedo!"
"Sono
dentro la quercia, svampita come sempre, tu..."
"Marcel!
Sei tu? Non ci posso credere! Non avevi detto che te ne saresti
andato alle Hawaii, che il clima inglese non faceva più per te? Io ho
lasciato il nostro vecchio castello... da sola non mi piaceva. Ah,
senti, ti devo raccontare una storia! Ho incontrato una famiglia
molto strana, c'era una donna dolcissima che aveva scelto di non
parlare più e lei era sorella di un certo Ugolino. A dire il vero,
non era proprio sua sorella ma gli voleva bene come se lo fosse e lui
piangeva sempre e... "
Il fantasma Marcel si armò di pazienza per ascoltare la sua cara amica, sapeva benissimo che non avrebbe smesso di raccontare tanto presto e del resto Lucetta le era mancata: "Vieni, mettiamoci comodi. Il castello di Ugolino sarà la nostra nuova casa".
"Sì, ma hai sentito cosa ti ho detto? La Regina delle Nebbie non era quella vera, quella vera era stata intrappolata e..."
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