Il
fantasma cominciò a fare qualche domanda trabocchetto alla finta Regina
ma lei era molto astuta e attenta, non si lasciava incastrare. Le
girò un po' intorno tutta seria, la guardò con occhi torvi, cercò
di scoprirne i pensieri, ma niente. E così drasticamente dichiarò:
"Ugolino, smettila di saltellare, non andiamo da nessuna parte
adesso. Questa non è la vera Regina delle Nebbie, quindi quelli non
sono i tuoi veri ricordi!"
A
sentire le accuse che la smascheravano, la finta Regina si infuriò e
si svelò nella sua reale natura: quella era Muriella! Muriella dal
cuore spezzato, dall'amore rifiutato e umiliato, Muriella abbandonata
e impazzita. Muriella dal pensiero marcio come una susina
marcia. Sì, era lei, che per il rifiuto di Ugolino tanti anni prima
lo aveva maledetto, togliendogli tutta intera la sua memoria e che,
dopo anni di astio e di sofferenza, aveva trovato il modo per
ottenere quello che voleva.
Sapeva
tutto, sapeva che Ugolino stava andando dalla Regina delle Nebbie e
lei era stata molto più veloce.
La
magia ormai le aveva dato alla testa, facendole tra l'altro cadere
tutti i capelli uno per uno, e Muriella aveva ingoiato la Regina
delle Nebbie per poterla poi impersonare e trasmettere al suo amato
un passato che non esisteva, costruendo un futuro a misura del suo
cuore striminzito.
Ora
che Muriella urlava e si agitava aggredendo Lucetta Lucina Lucilla,
la vera Regina riuscì ad scappare fuori da quella boccaccia e fu
proprio allora che anche Isa, Ivo, Aida e Giano sbucarono laggiù,
dopo aver tentato più volte la combinazione giusta della formula di
passaggio, origliata nel castello.
C'erano
tutti e Muriella non aveva più scampo.
La
Regina delle Nebbie le confuse la vista, Aida le assordò i timpani,
Giano le graffiò tutta la faccia, Ivo la terrorizzò recitado
cantilene in lingue incomprensibili studiate sui libri e Isa le disse (sì, le disse ad
alta voce): "sei proprio un cliché" e questo fu il colpo
di grazia all'orgoglio di Muriella, la quale per la vergogna si trasformò
in un esserino molto somigliante alla bestiola che di solito Isa
teneva fra i capelli e che adesso, però, non c'era.
Ugolino,
che aveva dimenticato che cos'è un cliché, ricominciò a piangere, ma Lucetta Lucina Lucilla e la Regina delle Nebbie non si preoccuparono troppo perché sapevano che presto, prestissimo, avrebbe riavuto tutti i suoi ricordi, quelli veri.
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